Qualche idea da ICME
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Una intervista a
Paolo Boero
Dipartipento di Matematica
Università di Genova, Italia
di Maria Alessandra Mariotti
La scorsa estate a Tokio, nell'ambito del 9 Congresso
Internazionale ICME , si sono svolte le attività del
« Topic Study Group on Proof » (TSG - 12). Abbiamo
deciso di porre qualche domanda a Paolo Boero, responsabile
con G. Harel e C. Maher dell'organizzazione, in modo da
mettere in evidenza qualche aspetto saliente che è
emerso dalle presentationi tenute in tale occasione. Nel
resoconto (pubblicato
in questa lettera) si sottolinea la
rappresentatività dei contributi e fa riferimento a
linee di sviluppo diverse nella ricerca su "Dimostrazione e
dimostrare in educazione Matematica" ("Proof and proving in
Mathematics Education").
Q: Quali tendendeze si possono
descrivere negli studi sulla dimostrazione?
Una distinzione fondamentale tra le diverse tendenze
riguarda, da un lato, le diverse metodologie di ricerca e
dall'altro, i temi di studio scelti .
Per quanto riguarda le metodologie di ricerca,
gli studi di tipo 'quantitativo' sul comportamento degli
allievi &endash; studi piuttosto comuni in questo campo
qualche anno fa &endash; stanno diventando meno frequenti,
come del resto succede in altri campi di ricerca.
Rispetto al passato, gli studi quantitativi sul
comportamento degli allievi in compiti di dimostrazione sono
diminuiti, mentre ha acquistato sempre più rilevanza
l'analisi qualitativa dell'evoluzione del comportamento
individuale nel lungo termine. Nello stesso tempo, si
osserva uno sviluppo parallelo dell'analisi del
comportamento individuale di fronte a specifici compiti e
dei processi di interazione (sia tra pari che tra insegnante
e allivi) durante attività in piccoli gruppi o nel
gruppo classe.
Per quanto riguarda il tema che ci interessa,
l'orientamento prevalente sembra essere quello di di
studiare l'insegnamento -- apprendimento della dimostrazione
in rapporto ad altri aspetti dell'insegnamento --
apprendimento della matematica. In questo senso, ad esempio,
i ricercatori sembrano interessati a studiare la relazione
tra argomentazione e dimostrazione in matematica, in quei
contesti (sia matematici che legati alle applicazioni della
matematica) che potrebbero offrire un supporto più
completo e veloce allo sviluppo di abilità legate
alla dimostrazione: in particolare, ci si interessa al ruolo
che le tecnologie informatiche potrebbero avere nel favorire
l'apprendimento della dimostrazione.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, è
significativo che l'interesse alcuni ricercatori si sia
spostato dalla indentificazione delle potenzialitàdi
apprendimento offerte dagli ambienti computazionali allo
studio e la modellizzazione di particolari processi di
insegnamento -- apprendimento, che possono essere innescati
in tali ambienti.
Molte ricerche, inoltre, studiano le concezioni
di allievi e insegnanti riguardo alla dimostrazione,
così come l'influenza che tali concezioni possono
avere sul comportamento di allievi ed insegnanti rispetto
all'insegnamento- apprendimento della dimostrazione.
Infine, è importante notare che
l'interesse per gli aspetti storici ed epistemologici della
dimostrazione costituisce una tendenda sempre più
diffusa (dagli anni 80), e sia sentito come una
necessità per molti ricercatori in questo campo.
Q: I criteri seguiti nella
selezione dei contributi suggeriscono alcune domande. Ad
esempio, in che senso le differenze culturali influiscono
sulla ricerca nel campo della dimostrazione? Potresti fare
un esmpio?
Vorrei iniziare con un esempio. L'analisi del curriculum
Francese mostra una certa continutà nell'importanza
assegnanta alla dimostrazione, mentre, un'analisi delle
indicazioni suggerite dagli "Standars" de NCTM (1989 and
2000) rende evidente negli Stati Uniti la presenza di un
atteggiamento oscillante, almeno negli ultimi dieci anni.
Tale differenza di atteggiamento sembra essere influenzata
da differenze culturali relative, più in generale,
alle priorità, stabilite in ciascun paese, riguardo
all'insegnamento &endash; apprendimento della matematica.
Tali diversità di posizione possono altresì
spiegare -- almeno in parte -- le diversità che
caratterizzano le ricerche sulla dimostrazione svolte nei
due paesi negli ultimi venti anni.
Altre differenze vengono dagli specifici
paradigmi di ricerca adottati dai ricercatori (talvolta
anche nello stesso paese): per esempio, la scelta di un
paradigma "costruttivista" piuttosto che un paradigma
"socio-culturale", ha conseguenze importanti sulla scleta
dell'oggetto di studio, sul modo nel quale la
sperimentazione è condotta ed in fine, sugli
strumenti usati per analizzare il comportamento degli
sudenti.
Q: Il tema della dimostrazione
conta ormai una vasta letteratura è ragionevole
domandarsi se ci sono dei risulati delle ricerche precedenti
che possono considersi acquisiti, nel senso che sono
generalmente accettati e non costituiscono più
oggetto di dibattito? In questo caso è possibile
identificare delle trasformazioni nei curricula che possono
essere messi in relazione con questi risultati ?
Penso che oggi (a differenza di quanto accadeva dieci
anni fa) ci sia un generale consenso sul fatto che la
ricerca sulla dimostrazione riguardi un obiettivo importante
della formazione matematica. Tale obiettivo è
strettamente legato ad altri obiettivi (per esempio lo
sviluppo di abilità logico-linguistiche e di
competenze matematiche in generale), che richiedono
strategie di intervento nel lungo termine e nel quadro di
una prospettiva curriculare.
Penso inoltre che ci sia un largo consenso sul
fatto che non sia possibile studiare separatamente i
problemi riguardanti l'apprendimento e quelli riguardanti
l'insegnamento, e questo vale sia per il tema della
dimostrazione che per altri temi di studio nel campo
dell'educazione matematica.
Per quanto riguarda le trasformazioni nella
progettazione dei curricula, possiamo notare che i
cambiamenti che troviamo negli "NCTM Standars -- 2000"
rispetto ai corrispondenti del 1989 sono stati determinati
non solo dalla pressione proveniente dal mondo accademico,
ma anche da una rinnovata considerazione - nel campo della
ricerca in didattica della matematica -- dell'importanza
della dimostrazione nel contesto delle attività
matematiche e più in genrale nel quadro della
formazione matematica.
Q: E' possibile delienare un quadro
generale nel quale i diversi ricercatori possono
riconoscersi? O, al contrario, esistono divergenze profonde
che determinano punti di vista inconciliabili?
Esistono certamente profonde divergenze e riguardano il
ruolo svolto nella ricerca sul tema della dimostrazione
dagli studi cognitivi, dagli studi epistemologici e dagli
studi socio &endash; culturali. Ugualmente, esistono
divergenze che riguardano i diversi quadri di riferimento
scelti per condurre tali studi.
Q: L'analisi storio-epistemologica
ha svolto un ruolo importante nelle ricerce da te condotte,
quale pensi sia il contributo di questo tipo di analisi?
L'analisi storico-epistemologica è importante, e
questo da diversi punti di vista: ad esmpio, per inquadrare
le pratiche didattiche esistenti riguardo alla
dimostrazione; per idenficare gli aspetti principali della
"cultura della dimostrazione", che debbono essere studiati,
sia sperimentalmente che teoricamente; per orientare
eventuali progetti didattici innovativi.
Q: Quali pensi possono essere
considerate le tendende innovative sulle quali si
concentreranno gli studi nei possimi anni?
La dimostrazione e la costruzione di oggetti matematici
(mi riferisco all' importante linea di ricerca attuale
riguardante lo studio della costruzione discorsiva sia di
concetti che di procedure matematiche).
- Un'analisi comparativa delle culture
della dimostrazione quali sono proposte nelle scuole dei
diversi paesi, in rapporto alle caratteristiche culturali
dei curricula e, più in generale, ai valori
culturali di ciascun paese.
- L'analisi delle concezioni di dimostrzione che
hanno sia gli studenti che gli insegnanti.
- La modellizzazione dei processi di insegnamento e
apprendiemento in rapporto alla dimostrazione, tali studi
potrebbero prendere in considrazione criteri diversi, in
rapporto ai diversi paradigmi di ricerca scelti.
Q: Se dovessi indicare un tema di
ricerca emergente quale sceglieresti.
La scleta di un singolo tema non è facile e
sarebbe influenzata dalle mie preferenze personali. A sembra
che lo studio delle diverse componenti della "cultura della
dimostrazione" e delle strategie di insegnamento e
apprendimento , che possono permettere agli studenti di
appropriarsi di tale cultura , identifichi una problematica
abbastanza ampia da includere molti dei temi che sono emersi
negli ultimi anni.
Paolo
Boero
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